Piero Parini
(Rimini - 19.07.1961)
Laureato in Architettura presso l'Università di Firenze nel 1988. Progettista Senior e Project Manager, si occupa di riqualificazione urbanistica, arredo urbano, design, progettazione architettonica e direzione lavori. Nella progettazione architettonica si avvale di soluzioni tecnologiche rivolte alla sostenibilità ambientale della “casa passiva” e della bioarchitettura, tanto negli interventi di nuova costruzione, quanto in quelli del restauro conservativo.
La ricerca di nuove forme architettoniche lo porta a individuare un percorso che si avvale della reinterpretazione di nuove forme minimali, svincolate da ogni dichiarato formalismo. Questo processo architettonico si concretizza attraverso l’utilizzo di ingredienti materici naturali quali la calce, la pietra, il legno, in sinergia e ambivalenza con l’uso di materiali quali corten, acciaio, nuove malte cementizie e resine, a loro volta in rapporto con le trasparenze del vetro e del plexiglass.
Particolare attenzione è rivolta anche al recupero edilizio, al restauro e alla ristrutturazione. Questi interventi si attuano con un processo di analisi e di ricerca storica che, attraverso scelte progettuali citazionistiche, recuperano tutte le originarie componenti architettoniche. In questo processo, l’organismo originario viene salvaguardato nella sua unicità storica e ogni nuovo intervento risulta essere sempre leggibile, dichiarato e perfettamente integrato con il contesto.
Lo studio del colore è parte integrante di questa ricerca. I materiali, a loro volta, sono scelti in base alla loro naturale cromia, con calcolati equilibri e privilegiando i rapporti di tono su tono riscontrabili nelle architetture da recuperare o restaurare. Nelle nuove progettazioni poi l’utilizzo di materiali innovativi consente sempre di creare forti contrasti con originali soluzioni compositive.
Nella ricerca inerente all’ambito delle arti visive è interessato ai procedimenti che sollecitano la creatività, in particolar modo riferite all’astrattismo. Realizza progetti grafici con un nuovo percorso artistico nominato “catena operativa” o processo compositivo, che si attua attraverso le molteplici modalità combinatorie di segni, texture colorate, forme geometriche elementari. Nella elaborazione di questo processo compositivo utilizza criteri percettivi come ordine e disordine, simmetria e asimmetria, sovrapposizione e incrocio, immagine e sfondo. Il procedimento può essere sviluppato tanto attraverso le tecniche tradizionali quanto le elaborazioni digitali grafiche e fotografiche e i progetti realizzati trovano applicazione sia nei settori delle arti visive che dell’ interior design.